In occasione dello svolgimento del ProSceniUm Festival 2019, l’Organizzazione offre, a titolo completamente gratuito, ai 12 finalisti del Concorso, una Master Class con il paroliere Beppe Dati, esperienza didattica unica tra i segreti e le tecniche del difficile mestiere del paroliere.
BEPPE DATI
Nel 1989 Beppe Dati si rivelò al grande pubblico, come autore, firmando la canzone “Cosa resterà degli anni 80”, interpretata da Raf.
Nel 1990 vinse con “Disperato”, interpretata da Marco Masini, il Festival di Sanremo nella sezione “novità”.
Nel 1992 vinse una seconda volta il Festival di Sanremo con “Le persone inutili”, interpretata da Paolo Vallesi.
Sempre nel 1992, si classificò al secondo posto tra i “Campioni” con Mia Martini e “Gli uomini non cambiano” e al terzo posto con Paolo Vallesi e “La forza della vita”.
Da ricordare come in quel fortunato Festival del 1992, fra le “Novità”, propose Alessandro Canino e la canzone che si rivelò essere il successo dell’estate successiva: “Brutta”.
A Sanremo nel 2004 vinse il Festival con Marco Masini e “L’uomo volante” e il premio per il miglior testo per la stessa canzone.
Nel 2016 fu tra gli autori della canzone “Blu”, presentata al Festival di Sanremo da Irene Fornaciari.
Ma fu nel 1999 che nacquero due tra le più importanti collaborazioni della sua carriera. Quelle con Laura Pausini e con il poeta di Pavana, Francesco Guccini.
Per la Pausini firmò nell’album “Le cose che vivi” un brano struggente dal titolo “Mi dispiace”, per poi firmare successivamente l’intero album “Tra te e il mare”.
Per Francesco Guccini, tra il 1996 e il 2012, Beppe Dati compose quattro canzoni: “Don Chisciotte”, “Cirano”, “Colombo” e “Quel giorno d’aprile”.
Beppe Dati ha pubblicato quattro libri musicali: tre con la casa Editrice Giunti (“Filastrocche per cantare”, “Il treno” e “I tre porcellini”i) e uno per Nardini Editore (“Il Malatino”).
In ogni testo, musica ed opera di Beppe Dati è costante e traspare la voglia di trasmettere valori alti e nobili anche ai bambini, per questo le sue canzoni, le sue rime, le sue poesie, le sue filastrocche e i suoi spettacoli non sono mai banali, ma sempre ispirati ed educativi in quanto stimolano la riflessione e aiutano a svegliarci dal torpore in cui viviamo.
Alcune delle sue più importanti canzoni:
Cosa resterà di questi anni ottanta (Raf)
Santi nel viavai (Raf)
Disperato (Masini)
Dal buio (Masini)
Caro babbo (Masini)
Le ragazze serie (Masini)
Le persone inutili (Vallesi)
Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è (Raf)
Oggi un Dio non ho (Raf)
Malinverno (Raf)
Interminatamente (Raf)
Il niente (Masini)
Cenerentola innamorata (Masini)
Brutta (Canino)
La forza della vita (Vallesi)
Dio non c’è (Masini)
Vaffanculo (Masini)
T’innamorerai (Masini)
Gli uomini non cambiano (Martini)
Rapsodia (Martini)
Mi dispiace (Pausini)
Il mio sbaglio più grande (Pausini)
Fidati di me (Pausini)
L’uomo volante (Masini)
Cirano (Guccini)
Don Chisciotte (Guccini)
Colombo (Guccini)
Celeste (Pausini)
Quel giorno di aprile (Guccini)
Stonato (Pieraccioni)
Blu (Fornaciari)
La risata di mia figlia (Pieraccioni)
Il re (Pieraccioni)